Luca Marchetti è un artista, un fotografo, che attraverso la propria macchina ci racconta scatti del vissuto, sintetizza esperienze e sentire umani in maniera estremamente eloquente e suggestiva.

In alcuni casi le foto sono vere e proprie scenografie, costruite “ad hoc” perché la scena renda il risultato sperato, sono “quadri viventi”.

In altri colgono momenti estemporanei, attimi, particolari che a uno sguardo meno dotato risulterebbero comuni se non banali e che invece colti da Marchetti si trasformano nell’esposizione di qualcosa di grande e molto più profondo.

L’artista assegna titoli alle proprie opere che in poche parole riassumono significati ampi e di ampio ragionamento, che palesano aspetti essenziali ed intrinseci della nostra stessa umanità attraverso anche un solo oggetto. Il dialogo che corre intorno alle foto di Marchetti le carica di vita , non più immagini statiche ma pare che si muovano, che scorrano all’unisono col pensiero dello spettatore che ne sta assaporando tuttala complessa semplicità.

La scelta del bianco e nero, del colore, di maggiore o minore naturalità dello scatto è legata non solo al tipo di messaggio ma anche, a mio avviso, al tipo di reazione che Marchetti vuole  suscitare, guidando l’interpretazione verso una certa direzione piuttosto che un’altra, spingendoci a vedere ciò che lui stesso ha visto.

Diana D’Isanto